Imballaggi in cartone: arriva l’innovazione anti-spreco 1 miliardo di euro di risparmi, 850.000 tonnellate di ortofrutta salvata dalla spazzatura

cartone di frutta e verduraAbbiamo già parlato molte volte del fervore green che si sta muovendo nell’ambito degli imballaggi, e nello specifico di carta e plastiche innovative che vengono prodotte per una migliore durabilità ed ecosostenibilità degli imballaggi.

Un altro passo è stato fatto nella ricerca. I soggetti questa volta sono gli imballaggi di frutta e verdura che arrivano sulle nostre tavole: possono essere migliorati sfruttando le nuove tecnoclogie e portando a vantaggi per il consumatore, per la filiera e per l’ambiente?

Parrebbe proprio di si: ed è quello che han dimostrato l’Università di Bologna, in collaborazione con Bestack, Consorzio non-profit che riunisce i produttori di imballaggi in cartone ondulato, con uno studio durato 4 anni che adesso è all’ultima fase di sperimentazione, che ha come abbizioso progetto quello di “perseguire un’innovazione produttiva che sia in grado di migliorare le condizioni organolettiche dei prodotti”.

L’innovazione produttiva

imballaggi in cartoneL’innovazione sotto studio consiste nella creazione di imballaggi in cartone ondulato con proprietà particolari che permettano di contrastare gli effetti degradativi che i microrganismi hanno su frutta e verdura e di allungare la shelf-life, ovvero la ‘vita’ della frutta e della verdura avviata al consumo. Ciò può accadere grazie all’introduzione, sulla superficie del cartone, di sostanze ad attività antimicrobica. Sono sostanze che hanno la capacità di inibire lo sviluppo di microorganismi, siano essi patogeni o degradativi. Ciò consentirebbe da un lato di migliorarne la sicurezza e dall’altro di migliorarne la shelf-life (vita del prodotto sullo scaffale) con effetti benefici sull’intera filiera”. I vantaggi sono sia logistici sia ambientali perché il miglioramento della shelf-life di un solo giorno comporta un’importante riduzione dell’energia necessaria per la produzione e per lo smaltimento. Oltre a consentire di far arrivare ai consumatori prodotti più maturi e quindi più buoni.

Qualche numero

Ma diamo qualche numero: «Per tutta l’ortofrutta italiana si prevede infatti che il nuovo cartone Bestack possa ridurre ulteriormente lo scarto, risparmiando un miliardo di euro per circa 850.000 tonnellate di prodotto: il 10% della frutta e della verdura consumata in Italia in un anno».

«L’utilizzo in Italia di imballaggi attivi in cartone ondulato Bestack, infatti, consentirebbe di evitare di sprecare 8.300 tonnellate di fragole per un valore di  29,1 milioni di euro, 12.000 tonnellate di albicocche per un valore di 27,9 milioni, 84.000 tonnellate  di pesche e nettarine per un valore di 134 milioni».

Tutto ciò solo con un shelf life da 2 a 3 giorni superiore!

L’Imballaggio in cartone nel settore ortofrutticolo: vende di più?
Quindi: meglio il cartone ondulato o la plastica?

Che il packaging dei prodotti influenzi gli acquisti è una cosa risaputa, e che gli esperti di marketing mettano in campo strumenti di ogni tipo per cogliere le leve che vanno ad influenzare l’acquisto, lo è altrettanto. In tutti i settori accade lo stesso? La risposta è: probabilmente si.

Da uno studio sul packaging nel settore ortofrutticolo, è risultato che il packaging abbia un notevole impatto nell’indirizzare la scelta dei consumatori. E’ quello che è emerso da una ricerca voluta da Bestack, consorzio nazionale dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, che a sua volta era stato incaricato dello studio dall’associazione tedesca che raggruppa i produttori di imballaggi in cartone ondulato.

Per arrivare a questa conclusione questa volta si è scomodato l’Eye tracking, un sistema che analizza il movimento degli occhi durante un’azione, valutando anche la dilatazione o la contrazione della pupilla, così da capire cosa in quel momento ‘si sta provando’.

Il risultato dello studio

Il risultato di questo studio/analisi è che le cassette di frutta e verdura in cartone ondulato e personalizzate sono maggiormente apprezzate dai consumatori: chi compra al supermercato le preferisce di gran lunga a quelle in plastica moderne e anonime.
I prodotti ortofrutticoli contenuti in imballaggi in cartone ondulato personalizzati sono stati notati tre volte di più rispetto a quelli contenuti in imballaggi standardizzati, bianchi o neri, o in imballaggi in plastica riciclabile (Rpc), e sono stati osservati dieci volte più a lungo.

La ragione di questa preferenza, dichiarata dagli acquirenti intervistati, sta nel fatto che i frutti contenuti nella confezione sono stati percepiti come più freschi, più sani e più appetitosi. Solo il 32% degli intervistati ha preferito prodotti contenuti in plastica. Dallo studio risulta che le esposizioni ortofrutticole realizzate con imballaggi in cartone ondulato portano a un aumento delle vendite del 14% rispetto a quelle realizzate in Rpc.

Secondo gli studiosi, ad influenzare l’acquisto vi sono due fattori principali:

  • caratteristiche di sostenibilità ambientale del cartone ondulato, valori positivi che si riflettono anche sul prodotto stesso,
  • la personalizzazione, che dà vita a esposizioni colorate in grado di attirare l’attenzione ed invogliare all’acquisto.

Questi dati confermano la necessità di una crescente cura espositiva nel punto vendita, che riesca a comunicare un numero crescente di valori al consumatore, partendo dalle confezioni e da ciò che esse comunicano oggi, per capire cosa in più possano comunicare domani.

Fonte: http://www.adnkronos.com/

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