QUALI FATTORI FANNO FALLIRE IL NASTRO ADESIVO?
Quando ci si trova di fronte al mondo dei nastri adesivi, è comprensibile che si possano avere dubbi sulle sue prestazioni. Anche se le specifiche tecniche di un nastro adesivi possono promettere un’ottima adesione, una volta utilizzato la realtà potrebbe rivelare un risultato deludente.
È facile dare la colpa al nastro per questa mancanza di prestazioni, ma è importante considerare che le condizioni circostanti o la natura della superficie su cui il nastro viene applicato potrebbero essere altrettanto responsabili di un’adeguata adesione.
QUALI I FATTORI DETERMINANTI PER IL NASTRO ADESIVO?
Non parliamo solamente di nastri da imballaggio, la gamma è molto ampia e riguarda alcune categorie più di altre. Ogni variabile ambientale o superficiale dev’essere attentamente valutata per garantire il massimo rendimento del nastro adesivo.
Temperatura: ogni nastro ha un limite di temperatura massima che non deve essere superata durante l’utilizzo. Le alte temperature influiscono sulla tenuta chimica del nastro, ammorbidendolo e vanificandone l’azione adesiva. La viscosità del nastro dipende notevolmente dalla temperatura e le prestazioni diminuiscono in condizioni più fredde. Se devi operare a temperature alte o basse, opta per un nastro adesivo progettato per tali condizioni.
Tipo adesivo | Temperatura |
gomma sintetica | 40°C |
gomma naturale | 60°C |
acrilici | 100°C |
siliconi | 200°C |
Pulizia: molto importante e a volte sottovalutato, è la pulizia della superficie. Tracce di polvere, sporco, grasso o anche minime tracce di umidità possono compromettere l’adesione del nastro, agendo come barriera. Per preparare correttamente la superficie, detergila rapidamente con alcool isopropilico e asciugala con un panno pulito. Per approfondire puoi leggere: ” Preparazione delle superfici per l’incollaggio”
Struttura della superficie: Il concetto chiave è la struttura della superficie, quanto più è irregolare tanto più è raccomandabile utilizzare adesivi con elevate proprietà viscose. Adesivi con masse più spesse, adesivi in PVC morbido o le schiume sono infatti più conformabili, si adattano meglio cioè alla struttura della superficie interessata. Se la superficie è ruvida e presenta dislivelli, il contatto del nastro sarà limitato alle zone più elevate, compromettendo l’adesione. In presenza di una superficie moderatamente ruvida, opta per un nastro con uno strato adesivo più spesso in grado di colmare queste irregolarità e garantire un migliore contatto.
Fattori ambientali: Questo tipo di stress è rilevante soprattutto per le applicazioni esterne, dove i fissaggi sono esposti agli agenti atmosferici. Per queste situazioni, è consigliabile scegliere nastri con supporti in PVC, PET o meglio ancora con supporti opachi e stabilizzati ai raggi UV. È importante prestare particolare attenzione ai materiali trasparenti, i quali sono più suscettibili al deterioramento causato dalle radiazioni UV.
Tipo di adesivo | Durata |
gomma sintetica | settimane |
gomma naturale | mesi |
acrilici | anni |
siliconi | anni |
Chimica della superficie: La superficie è in plastica o altro materiale? È ricoperta da vernice o altri rivestimenti? I materiali interessati dovranno entrare in contatto con solventi o altri agenti chimici? Queste sono le domande da porsi per capire se il nastro potrebbe presentare problemi di adesione legati alla chimica della superficie su cui deve aderire.
È importante notare che il normale nastro adesivo ha difficoltà ad aderire a superfici cerate, Teflon® o silicone, e può persino avere problemi con il polietilene. Se necessario, potrebbe essere utile utilizzare un nastro adesivo ad alta adesione. In situazioni estreme, potrebbe essere indispensabile alterare le proprietà della superficie per favorire l’adesione del nastro, ad esempio tramite abrasione o l’applicazione di un primer compatibile con la superficie e l’adesivo.