Circular Economy Package: un mondo senza rifiuti

La Circular Economy- economia circolare

La Circular Economy o meglio, l’economia circolare, rappresenta il futuro del nostro pianeta, nonché il futuro del nostro approccio all’industria e alla produttività. In che modo? Questo sistema economico è stato ideato per potersi rigenerare da solo, ovvero per poter reintegrare nell’ambiente tutti i materiali di scarto che sono arrivati al termine del loro utilizzo. La circular economy fa largo impiego delle fonti energetiche rinnovabili, di intense attività di ricondizionamento dei materiali e di una marcata riduzione della produzione di rifiuti. Il principio fondamentale su cui si regge questo sistema innovativo è che i rifiuti non esistono: ciascun componente di ogni singolo prodotto deve essere progettato con l’obiettivo di poter essere riutilizzato in seguito e riproposto in un nuovo ambito.

Un approccio nuovo di zecca per il riciclaggio dei rifiuti plastici
Ne hai mai sentito parlare? Eppure si tratta di uno degli argomenti più importanti del momento e che riguarda tutti noi in maniera diretta. Quello dell’economia circolare è un tema centrale nel futuro dell’Europa e dell’intero pianeta, ed il cui sviluppo è stato recentemente ridiscusso dalle principali associazioni europee impegnate nella filiera delle materie plastiche, ovvero PRE, Plastics Europe ed EuPC. Il riciclaggio delle materie plastiche rappresenta un obiettivo di urgenza primaria e la speranza è che la proposta, non ancora ufficiale, venga presa in considerazione dalla Commissione Europea che è stata convocata per attribuire finalmente una definizione univoca al Circular Economy Package.

Le richieste dettate dalle associazioni vertono su pochi punti fondamentali, così riassumibili.

  1. Totale scomparsa dei rifiuti plastici in discarica entro il 2025. Questa classe di rifiuti dovrà essere sistematicamente reimpiegata al fine di scongiurare la dispersione nell’ambiente di ogni materiale plastico.
  2. Raggiungere la quota del 55% del riciclo dei rifiuti plastici da imballaggio entro il 2025 ed il 75% entro il 2030.
  3. Uniformare i metodi di calcolo relativi ai risultati del riciclaggio fra tutti i paesi membri del protocollo. Ciò consentirà di valutare in maniera imparziale gli operatori attivi sul mercato di riferimento e quanto ottenuto dagli stessi.
  4. Ridiscutere e svecchiare gli standard di qualità, condividendoli a livello comunitario. Uniformare le metodologie di trattamento dei rifiuti plastici ed adottare una raccolta differenziata comune. Certificare tutte le attività di riciclo portate regolarmente a termine. Ad occuparsi delle certificazioni dovrà essere una commissione speciale appositamente nominata.
  5. Creare incentivi che mirino allo sviluppo tecnologico e all’innovazione continua del settore, al fine di incrementare costantemente la bontà dei risultati raggiunti.

I vantaggi dell’economia circolare
I dettami appena elencati non hanno soltanto finalità ambientaliste ma rappresenteranno il volano per un’economia del settore più florida e sostenibile e per la creazione di nuovi posti di lavoro. L’approccio appena esposto è in grado di sortire numerosi vantaggi, fra cui quello di rendere più competitiva e sostenibile l’economia dei paesi membri. Industrie, cittadini ed imprese beneficeranno degli effetti positivi di questo nuovo approccio, che rivoluzionerà il modo di produrre, conferire, trattare e smaltire i rifiuti plastici da imballaggio in tutti i paesi della Comunità Europea. Naturalmente, ridurre gli sprechi ed aumentare il riciclaggio è un impegno di cui non possono farsi carico soltanto le aziende operanti nel settore, ma di cui dovranno sentirsi responsabili anche e soprattutto i privati cittadini, chiamati ancora una volta ad un maggiore impegno civico ed una maggiore collaborazione.

Il congresso di novembre

Fra il 15 ed il 17 novembre si terrà un vertice europeo nel quale verranno discussi i punti cardine del Circular Economy Package. La sede del congresso sarà Barcellona e l’evento in programma riunirà numerosi esperti del settore a livello mondiale, più decine di professionisti di diversa formazione culturale e sociale, che esporranno i loro studi in merito ed il loro pensiero. L’obiettivo del meeting è quello di creare un dibattito costruttivo, nell’ottica di poter dar vita nel prossimo futuro a città sempre più efficienti e sostenibili, ad una parallela trasformazione dell’industria e delle sue attuali metodologie e ad una maggiore sensibilizzazione dei cittadini.

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