Incollare la plastica: i consigli dell’esperto per un incollaggio perfetto!

incollare la plastica: scarica l'EbookIncollare la plastica è una delle attività più ostiche tra quelle dell’incollaggio, e non lo dico per spaventarvi, ma per darvi l’idea della complessità della questione.

Detto questo però, vi rassicuro che nella maggior parte dei casi, incollare la plastica è possibile, basta scegliere con attenzione il prodotto da utilizzare e seguire alcune regole d’oro per far si che l’incollaggio abbia successo e duri nel tempo.

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Devi forse imballare un tempio romano?

Cari lettori, eccoci di nuovo in movimento.
Gli uffici riaprono ufficialmente oggi; noi siamo carichi per un nuovo anno pieno di novità, voi?

Questo primo post dopo la chiusura estiva non può essere troppo impegnativo, concediamoci un po’ il tempo per ambientarci!

Altillia

Vi racconto quindi una curiosità che mi è capitata durante l’estate: chiamiamola pure deformazione professionale, ma andando a spasso mi capita spesso di vedere applicazioni e imballaggi che definirei a dir poco curiosi.

Eravamo a visitare un sito archeologico in Molise, ovvero l’antica città romana di Altilia, sito assolutamente sconosciuto e non promosso, ma estremamente interessante.

E’ talmente sconosciuto che l’accesso al sito archeologico è addirittura libero. E la cosa risulta anche inspiegabile, visto che l’area archeologica è estremamente interessante e anche ben conservata!. Beh, se vi capita, passateci, ve la consiglio.

Altillia

Passeggiando lungo il decumano dell’antica città, ecco che ci appare davanti agli occhi il colonnato romano della basilica in una veste del tutto insolita! (vedi forografia).

Beh, cosa ci fa il colonnato tutto imballato nel film estensibile? Stanno forse pensando di “traslocare”, uno scherzetto e/o atto vandalico o installazione artistica?
Lascio a voi come definirlo.

Per il momento è tutto, noi siamo sempre a disposizione per ogni necessità!

 

 

La birra dall’imballaggio che nutre i pesci Invece di soffocarli con i nostri scarti, adesso potremmo dar loro di che nutrirsi.

Invece di soffocarli con i nostri scarti, adesso potremmo dar loro di che nutrirsi.
E’ quello che devono aver pensato alla Saltwater Brewery, azienda che produce birra a Delray beach in Florida, che con una scelta importante per il suo imballaggio ha deciso di utilizzare una bioplastica per confezionare la sua birre.

Questa notizia sta facendo il giro del mondo e non ha bisogno di pompose campagne pubblicitarie.

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Oscar dell’imballaggio 2016: ecco i vincitori

oscar imballaggioLa serata conclusiva dell’ Oscar dell’imballaggio 2016 si è tenuta il 15 Aprile scorso con la premiazione delle aziende che si sono distinte per lo sviluppo di imballaggi con le migliori performance in campo ambientale, qualità progettuale e innovazione tecnologica.  

L’edizione di quest’anno – patrocinata da Altroconsumo, Ipack-Ima2018 e Politecnico di Milano, Scuola del Design – è stata dedicata interamente al tema della sostenibilità, che nel packaging significa adottare azioni di prevenzione, riutilizzo, risparmio di materia prima, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, facilitazione delle attività di riciclo, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. In poche parole: minor impatto ambientale.

Gli 8 premi assegnati per il titolo di Best Packaging 2016, per ecosostenibilità e design dei loro imballaggi, sono stati così ripartiti: 4 premi Ambiente – tema dell’edizione 2016 – 2 premi ex aequo per la sezione speciale Innovazione Tecnologica, 1 premio sezione speciale “Quality Design” e 1 premio Over All della Giuria.

Sono stati premiati per l’Ambiente:

Davines Srl per i 19 GRAMMI DI PLASTICA IN MENO PER IL FLACONE ACTIVATOR.
Motivazione: il punto di forza ambientale del nuovo flacone è il risparmio di materia prima. L’innovazione risulta particolarmente significativa in quanto collocata dell’ambito dei prodotti per uso professionali, generalmente poco soggetti a innovazione. La struttura squeezable, rende il flacone accessibile producendo una facilitazione dell’utilizzo del contenuto ed evitando lo spreco di prodotto.

Goglio Spa per FRES-CO SPREADY, IL DISPENSER INTEGRATO.
Motivando il premio, come segue: la stand up per prodotti granulari da dosare punta sul risparmio di materia prima e sulla riciclabilità, data dalla scelta del monomateriale. La tendenza è quella della semplificazione. Il design contemporaneo.

Lucaprint SpA  per PACK DERIVATO DAI FAGIOLI.
L’astuccio ha un forte contenuto innovativo, grazie all’utilizzo di un nuovo materiale realizzato con utilizzo di scarti non commestibili. Predilige dunque la filiera corta. Il progetto è lungimirante.

Vimar spA per il SACCHETTO ULTRALIGHT PER LE PRESE.
Applicato al settore di beni durevoli consumer, il packaging presenta una notevole semplificazione, passando da un blister a un semplice sacchetto. Si risparmia in materia prima, si utilizza il riciclato, si facilita il riciclo e si ottimizza la logistica. Il nuovo packaging è accessibile, equilibrato e sostenibile.

Gli altri premi per le sezioni speciali sono andati a:

QUALITY DESIGN a “PET Engineering Srl”
9.3. LEGGERA, ECONOMICA, COOL.
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: la bottiglia in PET per birra pastorizzata ha un design di grande equilibrio e pulizia, tradizionale nell’immagine e innovativo nel materiale. Offre un servizio al consumatore grazie al tappo che non necessità accessori per l’apertura. E’ contemporanea e accessibile.

TECNOLOGIA a  “Sealed air  Srl”
GAMMA CRYOVAC® SEALAPPEAL®
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: ex aequo per l’innovazione tecnica a un film sottile, che garantisce prestazioni di pelabilità, immagine e antifog, per la tipologia da forno. Accessibilità, trasparenza e sicurezza ne sono le caratteristiche peculiari.

TECNOLOGIA a  “Tubettificio Favia Srl”
ToBeUnique
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: ex aequo all’innovazione per una nuova tecnologia di stampa digitale che contente una vestibilità grafica totale del packaging, dal corpo alla capsula. E’ lungimirante e informativo, grazie alle potenzialità molto ampie di comunicazione.

OVER ALL DELLA GIURIA a “Smilesys Srl e Besana SpA”
TOP SMILE LITE PER FRUTTA SECCA
MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: unisce la sostenibilità data dal risparmio di materia prime e semplificazione del packaging al servizio al consumatore. Limita lo spreco del prodotto grazie ad sistema che permette alla confezione di essere richiusa efficacemente svariate volte. In tre parole è sostenibile, responsabile e sicuro.

Fonte: Eco delle Città

Mushroom Packaging: Un imballaggio fatto di funghi?

Mushroom_PackagingSuona proprio strano, ma è l’ultima frontiera nel packaging eco-sostenibile e si chiama: Mushroom Packaging, un imballaggio basato sulle fibre dei funghi.

Mushroom Packaging è un prodotto per l’imballaggio realizzato con il micelio, l’apparato vegetativo dei funghi, che funziona simile alle radici di una pianta (fissa il fungo a terra e assorbe i nutrienti). Sfruttando questa caratteristica del fungo, Ecovative costruisce l’imballaggio utilizzando scarti agricoli come le bucce di mais: i rifiuti vengono ripuliti e poi combinati con il micelio, che crescendo intorno ai rifiuti crea fibre per digerirli. In seguito la massa viene di nuovo rotta e i piccoli pezzi di rifiuti coperti con il micelio vengono messi negli stampi; il micelio continua a crescere fino a che lo stampo viene riempito. A quel punto, la forma che ne viene fuori è indurita e può essere utilizzata come imballaggio.

La svolta sostenibile con il Mushroom Packaging?

Mushroom packagingLa svolta di questi prodotti innovativi si ha quando il mercato comincia davvero ad adottarli facendoli entrare nei cicli produttivi e di packaging. Ed è proprio una grande azienda che si sta muovendo in questa direzione: Ikea ha infatti appena dichiarato che abbandonerà presto l’utilizzo del polistirolo per il packaging dei suoi mobili componibili, orientando la sua scelta verso forme di packaging più sostenibili. Anche se non è stato ancora ufficializzato, si ritiene che l’imballaggio innovativo a cui fanno riferimento sia proprio il Mushroom Packaging.

Ma spieghiamo meglio il tutto: ricercando una soluzione più sostenibile che si basasse sulle fibre di funghi, IKEA si sta dirigendo verso il progetto della società di New York Ecovative Design: Ikea tiene a sottolineare l’importanza della sua scelta orientata alla sostenibilità del packaging.

Mushroom packaging

Ci vogliono migliaia di anni per la decomposizione del polistirolo, mentre un imballaggio naturale come il Mushroom Packaging si decompone in poche settimane nel cortile sul retro.
Inoltre, questa caratteristica grandiosa del micelio, che può continuare a crescere in uno stampo fino ad adattarsi perfettamente al prodotto, rende anche possibile creare confezioni su misura.

Un orizzonte davvero innovativo nel mondo del packaging.