Etichettatura Ambientale: ecco le linee guida un passo verso la sostenibilità

etichettatura ambientale

Etichettatura ambientale: un passo verso la sostenibilità

Il tema dell’etichettatura ambientale è un piccolo passo verso un approccio globale ad una tematica molto importante: la sostenibilità ambientale. Tutti siamo coinvolti e in parte abituati a sentir parlare di riciclo, sostenibilità e consapevolezza ambientale, questa è l’importante sfida, che è diventata parte del nostro quotidiano, per la protezione della Terra.

La necessità di un’etichettatura ambientale globale è frutto di uno studio presentato dall’Osservatorio Immagino, che ha portato alla luce un problema decisamente grave.
Su circa 120 mila prodotti analizzati nel 2020, solo il 30% riporta sull’etichetta informazioni necessarie al corretto smaltimento della confezione.
Questo ha dato il via ad un processo che dovrebbe certamente migliorare il nostro approccio al riciclo e portare le percentuali di corretto smaltimento a valori decisamente più alti.

La normativa

Questa piccola premessa per introdurre che dopo numerosi rinvii, dal I° gennaio 2023 entrerà in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale per tutti gli imballaggi emessi sul mercato, sia che essi siano utilizzati nella filiera professionale (B2B) sia che siano destinati al consumatore finale (B2C).
L’obiettivo di questa norma è facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e riciclo degli imballaggi da parte degli utenti finali e stabilisce che tutti gli imballaggi devono essere etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione Europea.

L’etichettatura ambientale deve quindi comunicare:
– il tipo di materiale di cui è composto l’imballaggio;
– la corretta modalità di smaltimento dello stesso.

Per fare chiarezza il Ministero della Transizione Ecologica ha emanato le Linee Guida sull’etichettatura ambientale ai sensi dell’art. 219 comma 5 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm. che dispone che tutti gli imballaggi siano “opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione.”

Etichettatura ambientale,  importanti delucidazioni:

  • In caso di imballaggi destinati al B2B, resta la possibilità per gli operatori del settore di commercializzare i prodotti privi dei nuovi requisiti, come quelli venduti ai professionisti o alle attività di trasporto e spedizione. Resta comunque l’obbligo di riportare la codifica dei materiali di composizione in conformità alla Decisione 129/97/CE.
  • In caso di imballaggi destinati al B2C, ovvero all’utente finale, le informazioni possono essere rese disponibili o apponendole fisicamente sull’imballaggio in maniera chiara e leggibile o tramite canali digitali a scelta.
  • Per il materiale già acquistato prima di questa data, ovvero già immesso in commercio o già provvisto di etichetta al 31 dicembre 2022, vale il “fino a esaurimento scorte”.

Dove può essere posizionata l’etichetta ambientale?

Per imballaggi di piccole dimensioni, multilingua, di importazione il Ministero della Transizione Ecologica ha chiarito che “laddove siano constatabili effettivi limiti fisici e/o tecnologici per l’apposizione fisica dell’etichettatura sul packaging, tali informazioni possono essere veicolate tramite canali digitali, o laddove non sia percorribile nemmeno questa strada, devono essere rese disponibili mediante siti internet dell’azienda e/o del rivenditore.”

In sintesi l’etichetta può essere apportata:

  • Direttamente sull’imballaggio
  • Tramite canali digitali (App, Qr code, siti web)
  • Su documenti di trasporto o altri documenti che accompagnano la merce (a loro volta questi documenti possono rimandare a canali digitali)
  • Su libretti di istruzione o manuali d’uso
  • Su pannelli informativi nel punto vendita

Per ulteriori chiarimenti, informazioni e indicazioni puoi consultare il sito ufficiale del Conai sull’etichettatura ambientale degli imballaggi.

Etichettatura ambientale Arix Imballaggi

Per il corretto smaltimento dei prodotti, vi presentiamo un elenco dei materiali utilizzati nell’imballaggio con le diverse indicazioni. Si invita, in ogni caso, a controllare le indicazioni del proprio comune di appartenenza.

Il codice alfanumerico sarà riportato sul livello più “basso possibile”, ed in particolare sul singolo prodotto, laddove tecnicamente realizzabile, sui documenti di trasporto e, laddove possibile, anche sull’etichetta apposta sul livello di confezionamento superiore (scatola, pacco, avvolgimento esterno, pallet).

Per la tabella con le indicazioni di dettaglio si rimanda alla pagina del sito web: https://www.ariximballaggi.it/etichettatura-ambientale

Non ti è chiaro che prodotto scegliere? Nessun problema, ti aiutiamo noi.
Contatta lo specialista per una consulenza tecnica gratuita!

—————

Se ti è piaciuto questo articolo iscriviti alla newsletter per ricevere novità sui prodotti in store, approfondimenti e contenuti selezionati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *